Riflessi Vivaldiani

La figura di Antonio Lucio Vivaldi irrompe nello scenario musicale della prima metà del '700 portando un forte vento di innovazione stilistica e formale.
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Con lui l'emancipazione della figura del singolo rispetto al "tutti" portò a maturazione il germe bolognese del concetto di concerto per strumento solista generando una nuova struttura chiara e ben definita figlia ma non serva del precedente stile del Concerto Grosso.
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I suoi effetti ritmici, melodici e armonici lo fecero presto diventare uno dei più apprezzati e imitati compositori del suo tempo. Complici le sue fortunate pubblicazioni dai tipi di Estienne Roger, il suo stile ricco di effetti e raffinate sonorità entrò rapidamente in circolo in tutta Europa contagiando le idee musicali di tutti i compositori a lui contemporanei.
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In questo programma ricco di sorprese, si possono trovare numerosi riscontri pratici a questo "stile vivaldiano" condiviso, manipolato e personalizzato da tutti i compositori attivi nei primi trent'anni del XVIII secolo mettendo in relazione i numerosi imitatori, detrattori ed epigoni.