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Trombe e Timpani

Storicamente la tromba nasce come mezzo per produrre segnali udibili a lunghe distanze in ambito religioso e bellico. Durante la sua evoluzione vediamo un’interazione singolare tra tecnologia, ricerca, estetica musicale, società e cultura. 

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Tra il XV e il XVI secolo il ruolo della tromba è ormai ben assodato e confinato in ambito bellico con squilli e richiami tramandati principalmente per via orale da “trombetto a trombetto” all’interno di apposite corporazioni comunali che sopravvissero fino ai prodromi dell’illuminismo. I suoi legami con il mondo della guerra e le sue peculiari caratteristiche sonore fecero in modo che la tromba rimanesse completamente interdetta dalla musica sacra e di conseguenza dalla musica colta dei grandi compositori rinascimentali.

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Con una certa probabilità i trombettisti però si ritrovavano già tra loro in “consort” per eseguire musiche di stampo cerimoniale a più parti, anche se di queste musiche a più trombe non abbiamo testimonianze scritte fino alla fine del XVI secolo.

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Con l’avvicinarsi del ‘600 la struttura di queste sonate per più trombe cominciò a diventare così complessa ed estesa da non poter più essere memorizzata facilmente. Fu proprio questo naturale impulso produttivo che portò i trombettisti a mettere per iscritto le loro sonate a più trombe creando un nuovo genere musicale che sancì l’ingresso della tromba nel circuito della musica d’arte.

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